I Malloreddus alla campidanese sono forse la massima espressione della cucina sarda, il formato di pasta più tipico dell’isola incontra un ragù ricco di salsiccia fresca, preparato con una cottura lenta.
Ricetta per 4 persone
- Malloreddus di Tipico La Buona Sardegna
- 1 kg Polpa di pomodoro
- 500 gr Salsiccia Fresca
- 1 Cipolla
- Zafferano q.b.
- Olio di oliva q.b.
- 200 gr Pecorino grattugiato
Preparazione
Tagliate finemente la cipolla e fatela soffriggere con un po’ di olio di oliva in una casseruola adatta alle lunghe cotture (rame, ghisa, coccio).
Pulite la salsiccia, levando la pellicola che la avvolge e spezzettate la polpa. Dopodiché versatela sul soffritto di cipolla, mescolate e fate cuocere a fiamma viva per 5/minuti.
Una volta che la salsiccia inizia a prendere il tipico colore di cottura versate la polpa di pomodoro e fate continuare la cottura per almeno due ore. Il ragù dovrà sobbollire, tenete la fiamma al minimo.
Nel mentre tostate per pochi secondi i pistilli di zafferano su una padella, dopodiché basterà pressarli dentro della carta di alluminio o da forno. La polverina dovrà essere diluita in una tazzina di acqua calda.
Preparate la crosta di pecorino: fate scaldare la padella antiaderente, versate il pecorino a pioggia, ricoprendo tutta la superficie. Come inizia a sciogliersi, staccate i bordi con una paletta, molto delicatamente. Staccate la forma di pecorino dandole la forma che preferiamo.
Pochi minuti prima della fine della cottura del sugo alla Campidanese, versate l’acqua con lo zafferano. Per ultimo aggiungete il sale se serve, meglio assaggiarlo prima, la salsiccia già di suo conferisce molta sapidità al sugo.
Mettete a scaldare l’acqua, quando bolle versate il sale e i Malloreddus di Tipico la Buona Sardegna. Fate cuocere per 8/10 minuti
Scolate i Malloreddus, conditeli con il sugo alla Campidanese, aggiungete abbondante pecorino e serviteli sui piatti adagiati con la crosta di pecorino.
Sentite anche voi il profumo di zafferano?
I Malloreddus alla Campidanese sono pronti da gustare, una forchettata dopo l’altra, buon appetito!
Federica Buccoli